Dal 1° di marzo 2020 è ufficialmente operativa la nuova etichetta energetica sugli elettrodomestici.
Da un giorno all’altro il tuo performante elettrodomestico in classe A, può passare in classe C o D ed essere già “vecchio”!
In realtà la sua efficienza energetica è rimasta invariata, quello che è cambiato è il metodo di misurazione e questo soprattutto nel primo periodo può generare un po’ di confusione!
Facciamo chiarezza sulla nuova etichettatura, ma partiamo dalle basi!
- Cos’è l’etichetta energetica?
- Come leggere l’etichetta energetica?
- Tempi di transizione
- Costi e benefici della classe A
Cos’è l’etichetta energetica?
Un sempre più crescente interesse per la salvaguardia della natura e la consapevolezza della necessità di un maggior risparmio delle risorse energetiche del pianeta, ha portato i paesi membri della Comunità Europea a sviluppare un programma di informazione popolare basato sulle etichette energetiche, già dai primi anni 90.
in Italia abbiamo visto i primi colori nel 1998 su frigoriferi e congelatori domestici.
Siamo poi passati a lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici e a tutto il resto della combriccola.
L’etichetta prevede una scala di colori e lettere, dal verde brillante identificato con la classe A (la migliore) al rosso con la lettera G (la peggiore).
L’evoluzione tecnologica è continua, così come il miglioramento energetico degli elettrodomestici e ben presto le lettere sono finite!
Sono quindi nati i segni + ad indicare quei prodotti la cui classe superava la A (A+, A++, A+++).
Questo ha creato alcuni problemi di identificazione per il consumatore finale, perché un prodotto in classe A+++ poteva consumare anche il 60% in meno di un prodotto in classe A, cosa difficilmente comprensibile per chi non mastica etichette ogni giorno!
Per sciogliere questi dubbi, sono nate le nuove etichette energetiche.
Come leggere l’etichetta energetica?
Con la nuova etichetta energetica siamo ritornati alle origini, sono sparite i simboli + e le classi sono tornate ad essere 7, dalla A alla G. I colori rimangono invariati.
Questa classificazione verrà riconsiderata fra circa 10 anni o qualora intervengano ulteriori ed innovativi passi in avanti per quanto riguarda il miglioramento energetico dei prodotti.
La lettura dell’etichetta rimane fondamentalmente simile…Analizziamo quella di un frigorifero (si, ogni elettrodomestico ha evidenziate le sue caratteristiche peculiari, oltre ai dati generali!).
- Codice Qr
- Nome del produttore e modello
- Classe di efficienza energetica
- Consumo energetico annuo in Kw/h
- Volume totale espresso in litri del congelatore
- Volume totale espresso in litri del frigorifero
- Emissioni sonore espresse in decibel e relativa classe
La differenza maggiore rispetto al vecchio formato, è la presenza di un Quick Response code (o codice di risposta rapida).
Il quadrato in alto a sinistra, se inquadrato con il cellulare fornisce una serie di informazioni in più (per amanti della precisione!), non di carattere commerciale, presenti nella banca dati europea EPREL (European Product database for Energy Labelling…più preciso di così…!!), nella propria lingua nazionale.
In verticale, in basso a destra in piccolo, c’è pure il numero del presente regolamento (mi sono anche dimenticato di assegnargli il numero 8 in rosso!).
Nell’etichetta sono stati privilegiati i simboli e non le parole per evitare traduzioni multilingue e creare confusione!
Tempi di transizione
Come tutte le novità, ci sono dei tempi di adattamento e di transizione, per permettere ai produttori di adeguarsi alle nuove normative.
Dal 1° novembre 2020 i produttori sono obbligati ad inserire la doppia etichetta (così il cliente si trova l’etichetta in classe A++ e quella nuova in classe C, tanto per non fare confusione!).
Dal 1° marzo 2021 la nuova etichetta diventa obbligatoria. Attenzione: i vecchi modelli possono essere esposti e venduti fino al mese di Novembre 2021
Dal 1° dicembre 2021 non sarà più possibile vendere i modelli con la vecchia etichettatura!
Sarà abbastanza normale, all’inizio, avere un po’ di confusione con la doppia nomenclatura, soprattutto perché non sarà facile trovare elettrodomestici in classe A…Non esistono ancora!
Costi e benefici della classe A
Fin dai tempi della nascita delle lettere energetiche, la domanda che mi hanno posto i clienti è sempre la stessa: “conviene spendere molto di più per una classe A?”
Dipende…
Se l’acquisto è mosso da una forte componente ecologica, certamente si! Prodotti così performanti hanno un deciso minor impatto sul consumo elettrico.
Se dobbiamo considerare anche il budget (e magari dobbiamo comprare anche tutti i mobili per la casa), la differenza economica tra un classe A e un classe C è notevole, adesso!
Se il risparmio energetico è di pochi euro all’anno per ammortizzare la spesa in più di un frigorifero (ad esempio) in classe A, ci metterò circa 8-10 anni...che è la vita media dell’elettrodomestico!
Potete spendere prima e poi lentamente assorbire la spesa risparmiando sulle bollette elettriche, o risparmiare prima e poi “pagare a rate” il costo della bassa efficienza energetica…A voi la scelta!